C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata.
W. Shakespeare

venerdì 27 novembre 2009

..di musica e ignoranza..

Mediaworld.

Torno dalla pausa e mi avvicino allo stand telefonia, un ragazzo con la maglia rossa chiacchiera con un collega animatamente, sento per caso una frase e mi si gela il sangue: -Bella la nuova canzone che ha scritto Giusy Ferreri, mi sa che mi prendo il cd.. Come non la conosci è questa che è appena iniziata, dai non fanno che darla alla radio!!- Mi fermo quasi perplessa.. Sapete che canzone andava in quel momento sulle casse del reparto audio????? La canzone di Rino Gaetano, quella che lei ultimemente singhiozza insieme alla polpetta che ha in gola..
Ho capito li, che l'ignoranza non ha limiti.
Non toccatemi Rino che mi potrei incazzare!!! Ho avuto anche dei grossi dubbi sul fatto che quel povero addetto ne avesse capito il senso, e mi son tornate alla memoria delle splendide canzoni di Gaetano, che lui, ragazzo sprovveduto in maglia rossa, di sicuro non ha mai sentito..
Siamo proprio apposto!!!!
Complimenti Giusy, per la tua nuova canzone, l'ha scritta un genio, ma credo, che almeno tu questo lo sappia,
ed il cielo è sempre più blu!!

venerdì 20 novembre 2009


Noi sereni e semplici o cupi ed acidi,
noi puri e candidi o un po' colpevoli
per voglie che ardono:
noi cerchiamo la bellezza ovunque.

E noi compresi e amabili o
offesi e succubi di demoni e lupi,
noi forti ed abili o spenti all'angolo:

Noi cerchiamo la bellezza ovunque.
E passiamo spesso il tempo così,
senza utilità (quella che piace a voi)
senza utilità (perché non serve a noi)

marlene kuntz- Bellezza

mercoledì 18 novembre 2009

Fearing

La gente ha paura, lo percepisco ogni singolo giorno, per ogni singola persona che mi metta ad osservare. Per lo più ha paura quando si tratta di relazioni umane. Viviamo con il terrore della perdita, ed è questo terrore che condiziona le nostre scelte e a volte ci fa perdere tutto davvero. Il terrore che ci fa mettere da parte l'amor proprio, che ci toglie la spontaneità dei pensieri e delle azioni che ci fa perdere di vista noi stessi. Ho capito e ne sono estremamente convinta che la vita è un cammino che interseca tante piccole stradine, un percorso più o meno lungo che ci fa incrociare tante vite e tutte quelle che noi ricordiamo sono li per un qualche motivo e la cambiano, chi più chi meno. La nostra bravura dovrebbe stare nel riuscire a non cambiare, a cogliere il bene che una persona può darci e a capire perchè è entrata nella nostra vita proprio in quel momento. Ci sono persone che entrano nella nostra vita ordinata e la scombussolano e fanno scattare quel meccanismo per il quale sembra che nulla possa tornare più come prima quando ne escono. Non importa se ci hanno fatto del male, o ce ne stanno facendo, non importa se ci consumano, viviamo accanto a loro e continuiamo a spingere con il capo, furiosi e letteralmente terrorizzati all'idea di perdere tutto, di restare soli, di ricominciare. La vita non è uno scorrere piatto e omogeneo, la vita è uno scorrere che prevede tanti cambiamenti di rotta, come un fiume, quando il corso è sbagliato si può deviare. Se la gente continua a non capire che la vita è coraggio, coraggio di portare avanti le proprie idee, coraggio di migliorarsi, coraggio di volersi bene, coraggio nel rifiutare ciò che è soffocante, coraggio di rifiutare ciò che non siamo e non saremo mai, non sarà mai felice. e non sarà felice con nessuno. Il mondo è pieno di relazioni yogurt (quelle di Volo per intenderci, quelle che hanno una scadenza), ci illudiamo di poter amare e lo facciamo a parole, sbagliando il presupposto, non amiamo noi stessi quindi come faremo ad amare qualcuno? Se non abbandoniamo la paura della perdita, e della solitudine, se non impariamo a camminare da soli, non potremo mai camminare con nessuno. Se continuiamo ad accontentarci per paura di rimanere soli, ad accettare compromessi non vivremo mai davvero. Io sono nata, non l'ho chiesto, fattemi almeno cercare di essere felice, CAZZO VOGLIO ESSERLO.
Non sempre lasciare andare qualcosa vuol dire perderlo, questo deve essere chiaro, a volte lasciare andare da sole le cose, senza prendersi in giro e corrergli dietro per paura, ve le fa acquistare davvero.
Qualcuno che conosco bene sostiene che la solitudine sia solo uno stato mentale. Ha ragione, e io non provo solitudine ma determinazione.
Voglio la mia vita, non voglio accontentarmi, MAI!
Spesso dicevo che la vita era uno schifo.
Anche quella frase mi stava fregando, perché avrei dovuto dire: "La mia vita è uno schifo".
Allora, magari avrei iniziato a chiedermi se potevo fare qualcosa per cambiarla.
Se era tutta colpa del destino, del caso, della sfortuna, o se invece anch'io ne ero colpevole. Perché dire che la vita fa schifo è come dire che non c'è niente che si possa fare.
Che bisogna accettarlo come un dato di fatto imprescindibile.
Fortuna che poi ho cambiato idea.
Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni.
Ho imparato a pormi una domanda ogni sera prima di addormentarmi: cosa hai fatto oggi per realizzare il tuo sogno, la tua libertà?
Alla seconda sera in cui mi sono risposto: "Niente", ho capito quanto in fondo una parte del problema fossi io.
Quindi, o continuavo a lamentarmi o iniziavo a darmi da fare.

Fabio Volo- E' una vita che ti aspetto.

lunedì 16 novembre 2009

Lentamente muore.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

Scelte..


Cammino da sola ora.
Cerco me e la mia strada, qualunque essa sia.
Perchè non è importante la meta se non ci si gode il viaggio..

venerdì 13 novembre 2009

Cambierà Ogni stanza è per te
dalle dita negli angoli scenderai
Cambierà Schiena dritta contro il vento
E si vedrà,
Spioverà intorno a te

piccolo appunto..

Ma adesso dico.. ma perchè ti ci devi mettere pure tu a rompere i coglioni?

Ma una persona non può starsene tranquilla a fare quello di cui ha voglia senza avere amici che soffrono di continue manie di persecuzione???
Non ne ho voglia, voglio stare tranquilla, evidentemente se non faccio carte false per vederti in questo momento è perchè mi stressi, perchè credi che io non faccia un cazzo dalla mattina alla sera e che sia li ad aspettare che tu mi chiami per un caffè. E non è il fatto che mi cerchi , è il tuo atteggiamento che mi innervosisce e quindi lo ignoro.
Non vado alla pigliaru da circa 4 anni, ho cercato di fartelo capire, ti ho anche detto che se vuoi vedermi ci prendiamo un caffè e tu continui a martoriarmi la testa. Ma la musica cambia, mi scivola addosso, non mi arrabbato più per nessuno. Non mi incazzo più, perchè non mi aspetto più nulla dalla gente e do quello che ho voglia di dare, quando ho voglia di darlo.
Il tempo della Maria Luisa cogliona è finito.
Ora voglio star tranquilla e non mi sfiora il pensiero di nessuno, dei patemi d'animo altrui o delle visioni altrui, mi basto io.
Quindi vivi serena e mollami la testa.

giovedì 12 novembre 2009

La vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade. .

mercoledì 11 novembre 2009

Dedicato a noi..

Mai avrei pensato di dirlo.. ma sta canzone, cacchio C'HA RAGIONE!!!!!!

Ci vuole un fisico speciale per fare quello che ti pare
perché di solito a nessuno vai bene così come sei
Tu che cercavi comprensione sai
ti trovi lì in competizione sai
Ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita
a quel che leggi sul giornale e certe volte anche alla sfiga
Ci vuole un fisico bestiale sai, speciale sai anche per bere e per fumare
Ci vuole un fisico bestiale perché siamo sempre ad un incrocio
sinistra, destra oppure dritto il fatto è che è sempre un rischio
Ci vuole un attimo di pace di fare quello che ci piace
E come dicono i proverbi e lo dice anche mio zio
mente sana in corpo sano e adesso son convinto anch'io
Ci vuole molto allenamento per stare dritti controvento
Ci vuole un fisico bestiale per stare nel mondo dei grandi
e poi trovarsi a certe cene con tipi furbi ed arroganti
Ci vuole un fisico bestiale sai, speciale sai può anche fare molto male sai
Ci vuole un fisico bestiale il mondo è un grande ospedale
e siamo tutti un po' malati ma siamo anche un po' dottori
E siamo tutti molto ignoranti sai
ma siamo anche un po' insegnanti sai
Ci vuole un fisico bestiale ... perché siam barche in mezzo al mare.



- Funny bloopers are a click away

martedì 10 novembre 2009

Il senso dell'amore..

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno milioni di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


Eugenio Montale

ho fatto un sogno:

Mi trovo in una casa al mare, dalle finestre è possibile vedere la spiaggia.
Sono in compagnia, non so di chi ne in quanti siamo. Giro per la casa, devo andare nella mia stanza o quella che mi dovrebbe ospitare per la notte, apro la prima porta. C'è la finestra aperta, rivolgo lo sguardo alle lenzuola e noto qualche formica della pioggia, di quelle grandi estive tipiche del'ante e post-temporale.. I piedi del letto ne sono pieni, passeggiano sul cotone del lenzuolo e sono impossibili da scacciare. Decido di cambiare stanza, proseguo nel corridoio e apro un'altra porta, anche quel letto è pieno di insetti, ma questa volta è talmente pieno che non si vedono neanche le lenzuola, CAVALLETTE, FORMICHINE E FORMICHE VOLANTI brulicano quasi come fossero un copriletto.. mi ricordo la sensazione di schifo e impotenza.. chiudo la porta e torno nella mia stanza, quella di casa, quella reale, dove trovo il mio letto pulito, nessuna traccia di insetti, solo le mie lenzuola gialle a pois.
.
L'idea di aver sognato insetti un pò mi spaventa, quindi mi son presa la briga di controllare un pò il significato di tutto, per vedere cosa il mio inconscio sta pensando senza comunicarmelo..
.
insetti: rappresentano le incertezze e le insidie che creano fastidio e stato paralizzante
lenzuola: autoesame chiarificatore
camera da letto: necessità di riflessione, ricerca di solitudine e intimità. (incontri ed ostacoli nei rapporti intimi)
formiche: rappresentano il bisogno di fare ordine
le cavallette: paura di perdere qualcosa che si è conquistato, o paura nei confronti di uan situazione che si sta affrontando.
.
Non ho ucciso gli insetti, ho deciso di allontanarmi da tutto e tornare nella mia stanza. Forse a riflettere, ancora per un pò.

lunedì 9 novembre 2009

Vado a 0..

Ho solo una tremenda tentazione, chiudere quella porta, rifugiarmi sotto le mie calde coperte, e dormire giorni. Lontano da tutto, al sicuro da tutto, senza sentire nulla, un letargo lungo giorni, ho voglia di staccare. Di abbandonare per un attimo tutto, i problemi, le situazioni, le persone, chi mi vuole sorridente per forza di cose, chi pensa che stia bene o quasi, chi sembra sappia solo sparare giudizi, tutti parlano pochi sanno.

sabato 7 novembre 2009

I'm looking for My Self..

Voce del verbo Scegliere

La vita non è altro che un susseguirsi finito di scelte.

Le scelte sono importanti, identificano la persona che sei.
Sto imparando a credere che una delle assurdità maggiori stia nel fatto che non esistono scelte "giuste" o scelte "sbagliate" esistono solo quelle scelte che ci fanno stare bene o no. E non puoi sapere come andrà finchè le cose non le vivi, finchè non imbocchi una strada e tenti di percorrerla sperando che non sia troppo dissestata, non saprai mai dove porta. Io amo scegliere, anche se poi alle volte in quella strada mi ci perdo. Non sono un bravo pollicino, un pò per le molliche di pane un pò perchè ho paura, alle volte non riesco a tornare indietro. Voi potreste dirmi: Ma se ami fare scelte, perchè hai paura?- La paura sta nel fatto che non si vive di sola razionalità, e far convivere centro nervoso e cuore non è semplice, certi giorni resti in testa, altri resti indietro, certi giorni ti sembra che le tue scelte siano le più giuste del mondo e ti senti quasi leggero, certi giorni quelle stesse scelte ti ingabbiano. E mi incazzo se penso che sono proprio le scelte portare altre le scelte, se non ci fossero state le sue scelte, io non avrei di certo fatto le mie.. Sliding doors. Amore o amicizia lo sliding doors vale comunque, è identico.
Si sceglie per capire, si sceglie per liberarsi, si sceglie per riniziare da capo, si sceglie per salvaguardarsi, si sceglie per passione, si sceglie per rabbia, si sceglie con cognizione, si sceglie per vizio, si sceglie per esasperazione, si sceglie per amicizia, si sceglie per egoismo, si sceglie per amore, si sceglie per odio, si sceglie un sogno, si sceglie una macchina, si scelgono gli studi e alle volte anche il lavoro, si sceglie un paio di scarpe, si sceglie una casa, si sceglie un taglio di capelli.
Io non sono cambiata, scelgo ogni giorno e mi batto sempre per le mie questioni di principio, e ogni tanto ho un po di nostalgia.
Scelte a parte, credo che sia normale.
Le tue scelte sono scommesse come quelle di chiunque altro.

martedì 3 novembre 2009

fatti i cazzi tuoi che vinci 100 anni a sassari..

Vivo in una cittadina di circa 150.000 abitanti.
Amo definirla un piccolo paese, si finisce per conoscerci un po tutti, o quasi. Vuoi per questioni di lavoro, vuoi per il week end notturni.
Come in ogni paese si tende a farsi un po i fatti degli altri, si tende ad acquisire il diritto di poter giudicare la vita degli altri, forse perchè la propria risulta oltremodo piatta, ma di sicuro niente sarà più nauseante di un amico che ti giudica.
Gli amici che ti giudicano, mi rivoltano lo stomaco per una buona serie di motivi: o non sono amici, perchè un amico non ti giudica oppure se sostengono di esserlo parlano a sproposito senza conoscere le cose e forse neanche la tua persona, nonostante si vantino di un rapporto che non esiste. In un caso o nell'altro mi nauseano. Mi nauseano per il loro appiattimento intellettuale, mi nauseano per la loro pochezza e mancanza di sensibilità, mi nauseano perchè non hanno le palle di dire le cose in faccia ma le hanno per metterle in giro. Mi nauseano perchè traggono somme su cose di cui non ne hanno la benchè minima idea, mi nauseano perchè non si rendono conto che le persone hanno dei sentimenti. Mi nauseano perchè credono che la voce non arrivi agli interessati. Mi nauseano perchè sputano merda e fango, e perchè mi rendo conto che infondo, non mi hanno mai capita e mai conosciuta davvero.
Questa è Sassari, la fiera del facciamoci i cazzi degli altri, giudichiamo senza conoscere, puntiamo il dito..
ora sul tavolo dei condannati ci sono io..
domani, attento/a potresti esserci tu.

che casinista che sono..

Apro la posta, controllo le mail quasi con curiosità, spero forse in qualcuna di interessante. Scorro e trovo solo mail di lavoro, apro la pianificazione con un gesto quasi automatico.. la controllo e poi penso: CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOO avrei dovuto lavorare oggi!!! Non ci sono andata, ho fallito un giorno di pianificazione per la seconda volta. Non mi era mai successo, sarà il periodo, i pensieri, la svogliatezza ma ho sbagliato. Io odio sbagliare. Per la seconda volta poi.. Mi licenzieranno? Oddio spero di no,
che casinista che sono, che casinista che sono, che casinista che sono.
Cerco l'equilibrio e ottengo l'opposto in tante cose.. forse lo cerco dalla parte sbagliata, o forse dovrei smettere di cercarlo.