C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata.
W. Shakespeare

mercoledì 18 novembre 2009

Fearing

La gente ha paura, lo percepisco ogni singolo giorno, per ogni singola persona che mi metta ad osservare. Per lo più ha paura quando si tratta di relazioni umane. Viviamo con il terrore della perdita, ed è questo terrore che condiziona le nostre scelte e a volte ci fa perdere tutto davvero. Il terrore che ci fa mettere da parte l'amor proprio, che ci toglie la spontaneità dei pensieri e delle azioni che ci fa perdere di vista noi stessi. Ho capito e ne sono estremamente convinta che la vita è un cammino che interseca tante piccole stradine, un percorso più o meno lungo che ci fa incrociare tante vite e tutte quelle che noi ricordiamo sono li per un qualche motivo e la cambiano, chi più chi meno. La nostra bravura dovrebbe stare nel riuscire a non cambiare, a cogliere il bene che una persona può darci e a capire perchè è entrata nella nostra vita proprio in quel momento. Ci sono persone che entrano nella nostra vita ordinata e la scombussolano e fanno scattare quel meccanismo per il quale sembra che nulla possa tornare più come prima quando ne escono. Non importa se ci hanno fatto del male, o ce ne stanno facendo, non importa se ci consumano, viviamo accanto a loro e continuiamo a spingere con il capo, furiosi e letteralmente terrorizzati all'idea di perdere tutto, di restare soli, di ricominciare. La vita non è uno scorrere piatto e omogeneo, la vita è uno scorrere che prevede tanti cambiamenti di rotta, come un fiume, quando il corso è sbagliato si può deviare. Se la gente continua a non capire che la vita è coraggio, coraggio di portare avanti le proprie idee, coraggio di migliorarsi, coraggio di volersi bene, coraggio nel rifiutare ciò che è soffocante, coraggio di rifiutare ciò che non siamo e non saremo mai, non sarà mai felice. e non sarà felice con nessuno. Il mondo è pieno di relazioni yogurt (quelle di Volo per intenderci, quelle che hanno una scadenza), ci illudiamo di poter amare e lo facciamo a parole, sbagliando il presupposto, non amiamo noi stessi quindi come faremo ad amare qualcuno? Se non abbandoniamo la paura della perdita, e della solitudine, se non impariamo a camminare da soli, non potremo mai camminare con nessuno. Se continuiamo ad accontentarci per paura di rimanere soli, ad accettare compromessi non vivremo mai davvero. Io sono nata, non l'ho chiesto, fattemi almeno cercare di essere felice, CAZZO VOGLIO ESSERLO.
Non sempre lasciare andare qualcosa vuol dire perderlo, questo deve essere chiaro, a volte lasciare andare da sole le cose, senza prendersi in giro e corrergli dietro per paura, ve le fa acquistare davvero.
Qualcuno che conosco bene sostiene che la solitudine sia solo uno stato mentale. Ha ragione, e io non provo solitudine ma determinazione.
Voglio la mia vita, non voglio accontentarmi, MAI!

2 commenti:

Superataru ha detto...

Momentaccio.
Mi viene da pensare che ci sia qualcosa di malato nello scrivere quì, dato che ci sarebbero milioni di momenti per parlare. Ma questo non avviene perché, nella tua analisi sul Perché Della Vita, del Dove Andiamo, del Da Dove Arriviamo, della durata dei rapporti allo Yogurt (grande F. Volo), del quale peraltro si può conservare qualcosa per il successivo, hai omesso che nel mare magno c'è anche l'Assenza e la convinzione che la soluzione debba essere per forza fuori casa, o nelle tasche di qualche amico che, francamente, come numero, ne ho visti girare pochi intorno al tuo, come al mio, passato.
Anzi, ho visto satelliti parassiti, andare, venire e riproporsi come la ribollita. Presentarsi solo per chiedere, esigere ed andare via.
Dividi la tua vita in Momenti, da sempre. Questo lo chiamerei Distanza.

marco ha detto...

Primo passo per godersi la felicità, secondo me, è non farsi tante "pare", quando vado al supermarket a comprare qualcosa non guardo mai la data di scadenza, tanto lo mangio subito..:-D

Buona fortuna!